La società medievale non aveva una "mentalità persecutoria": al contrario di quanto si pensa, era in realtà molto più sfumata nella definizione e nel trattamento dei suoi elementi marginali. Guy Geltner lo dimostra esplorando ogni sfaccettatura della carcerazione tardomedievale - dal terrore provato al momento dell'arresto al rilascio, all'evasione o alla morte - fino a operare una vera e propria riscrittura della storia penale. L'autore ricostruisce con attenzione la vita all'interno delle mura delle carceri di Venezia, Firenze e Bologna, oltre che di molte altre città europee. Quella che emerge è l'immagine di una prigione che per alcuni suoi elementi sembra anticipare di fatto le moderne istituzioni carcerarie, ma che per altri ci appare spesso inaspettata: posta spesso al centro della città, i detenuti potevano godere di frequenti contatti con la società esterna, dato che non vi erano rinchiusi ma piuttosto "tenuti" in una versione più coercitiva della vita di tutti i giorni.
DIMENSIONE: 10,70 MB
DATA: 2012
AUTORE: Guy Geltner
NOME DEL FILE: La prigione medievale. Una storia sociale.pdf
Libreria Medievale: La prigione medievale
La prigione medievale. Una storia sociale: La società medievale non aveva una "mentalità persecutoria": al contrario di quanto si pensa, era in realtà molto più sfumata nella definizione e nel trattamento dei suoi elementi marginali.Guy Geltner lo dimostra esplorando ogni sfaccettatura della carcerazione tardomedievale - dal terrore provato al momento dell'arresto al rilascio, all'evasione ...
La prigione medievale - Viella
Dagli anni 1980 si è ha progressivamente abbandonata la prigione (e la multa) come uniche sanzione per la violazione delle leggi penali. Sono state introdotte un po' alla volta una serie di pene alternative alla prigione come la detenzione domiciliare, l'affidamento in prova al servizio sociale, e il lavoro volontario di pubblica utilità.